E giro, giro, giro per la città
e sogno e rido e vivo nella città.
Il verde ti lascia passare,
in cento attraversano in fretta,
per ultima una coppietta,
che il rosso è riuscita a bloccare.
L’autista del tram ventiquattro,
si arrabbia con un millecento,
gli urla che va troppo adagio,
si sporge in un gesto di sfregio.
E giro, giro, giro per la città
e sogno e rido e vivo nella città.
Un cane si ferma distratto,
a un banco di fiori e di piante,
di fronte alla statua di Dante,
ma il posto non gli sembra adatto.
Ritornano a casa da scuola
e sono già i re della strada,
c’è un dizionario che casca,
si abbassa una saracinesca.
E giro, giro, giro per la città
e sogno e rido e vivo nella città.
Al cinema non si può entrare,
non vedi che c’è troppa ressa,
son tutti davanti alla cassa,
in piedi non ci voglio stare.
Facciamo due passi all’aperto,
vediamo i negozi del corso,
di clacson comincia il concerto,
sei stanca andiamo a dormire.
E giro, giro, giro per la città
e sogno e rido e vivo nella città.